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Nel cuore del Salento, tanto amato per le sue spiagge e le sue coste incantevoli, sorge uno dei borghi più belli d'Italia: è Presicce, soprannominata la "Città dell’Olio e degli Ipogei".
A spasso nel centro storico di Presicce
Presicce, sita a soli 12 km da Santa Maria di Leuca, è stata costruita in una valle ricca di acqua sovrastata dalla lussureggiante Serra di Pozzo Mauro, dove si alternano uliveti, querceti e muretti a secco.
Sono molte le famiglie che si sono succedute nell'antico feudo di Presicce, dai Securo ai Bartilotti fino ai De Liguoro, lasciando ognuna un segno della loro presenza.
Il centro storico di Presicce presenta scorci pittoreschi sulle cinquecentesche case a corte, abitazioni che ruotavano attorno ad un cortile al centro del quale sorgeva spesso un pozzo. Tale arcaica bellezza si contrappone alle più sfarzose case campestri appartenenti alle famiglie più altolocate: tra queste spicca il Palazzo seicentesco degli Arditi, affiancato dall'omonima Cappella che stupisce per la sua decoratissima facciata in rococò e barocco.
Il simbolo indiscusso di Presicce è la Casa Turrita, con la sua Torre di San Vincenzo eretta nel XVI secolo a difesa della cittadina: la facciata dell'edificio si distingue per l'elegante bugnato a punta di diamante.
I gioielli di Presicce
Il cuore della cristianità di Presicce è la Chiesa Madre di S. Andrea Apostolo, affacciata su una piazzetta dove svetta la colonna votiva di Sant'Andrea, circondata dalle statue della Fortezza, della Prudenza, della Temperanza e della Giustizia. L'edificio del 1778 presenta una facciata barocca sobria rispetto alla ricchezza del vicino campanile rinascimentale, parte dell'antica chiesa distrutta dal terremoto. Tra i nove altari all'interno, non si può non apprezzare la bellezza di quello maggiore costruito con marmi policromi, senza dimenticare il bellissimo quadro "Il Santo Titolare" che sovrasta il coro ligneo.
Sulla centrale Piazza del Popolo si affaccia lo splendido Palazzo Ducale di epoca normanna con l'elegante Torre angolare di epoca medioevale: se sulla facciata color sabbia si possono ammirare un loggiato formato da archi a tutto sesto, busti di fanciulli, nicchie e finestre architravate, sul tetto si possono scorgere gli alberi parte del giardino pensile voluto da Maria Cito Moles.
Gli antichi frantoi Ipogei
Il palazzo Ducale è sede dell'interessante "Museo della Civiltà Contadina" legato a doppio filo all'anima agricola di Presicce che vive ancora nei numerosi frantoi ipogei costruiti tra il '600 l'800. Dei 23 presenti in passato, ne restano solamente 10 che comunque testimoniano quella che ancora oggi è considerata la città dell'olio.
I frantoi ipogei si trovavano sotto terra ed erano gli ambienti dove si produceva l'olio di oliva: sono ancora visibili la ruota in pietra messa in moto dagli asinelli e le colonne che sostenevano le vasche dove l'olio veniva fatto decantare prima e conservato dopo. Bisogna immaginare gli antichi “trappitari”, pagati pochi soldi, che lavoravano in questi ambienti oscuri e umidi per non meno dei sei mesi. Il più grande frantoio ipogeo di Presicce, solo in parte visitabile, si estende per ben otto camere al di sotto della centralissima Piazza del Popolo.