La tradizione gastronomica salentina propone gustosi prodotti tipici per ogni occasione!
Ormai note in tutta Italia sono le zeppole di San Giuseppe, frittelle dolci che vengono consumate principalmente nel periodo della Festa del Papà. Che siano comprate in pasticceria o preparate in casa, guai a non averle sulla propria tavola il 19 marzo!
Cosa sono le zeppole salentine
La loro peculiarità sta nel gusto: un armonioso connubio tra il dolce e il salato. Nonostante questo accostamento possa sembrare un ossimoro culinari, il risultato è da leccarsi i baffi!
Due sono, essenzialmente, le varianti delle zeppole di San Giuseppe salentine. Esse, infatti, possono essere preparate tramite tecniche di cottura diverse tra loro: la tradizionale frittura e l’alternativa cottura al forno. Il dolciume è farcito con crema pasticcera, che sedurrà amorevolmente le papille gustative di tutti. Il tocco finale è la punta di crema al cacao.
Sulle tavole salentine, e non solo, questo dolce non può e non deve mancare. Fatte in casa dalle mani sapienti ed abili delle mamme e delle nonne, le zeppole daranno sostanza tangibile a quella che è la vera anima della Festa di San Giuseppe.
Le radici
Sull'origine della parola "zeppola" non si è ancora giunti a una risposta definitiva. Una corrente di pensiero associa questo termine a quello latino "serpula", che in questo antico idioma indicava appunto la serpe, che la forma del dolce appunto richiama. Altri, invece, sostengono che “zeppola” derivi da "zeppa", pezzo di legno utilizzato per correggere le imperfezioni dei mobili.
Oltre alla sua definizione, un velo di mistero avvolge anche l'invenzione di questo dolce. La prima teoria, di matrice cristiana, farebbe risalire le zeppole alla fuga in Egitto della Sacra Famiglia. Secondo la leggenda, infatti, San Giuseppe dovette mantenere la propria famiglia aggiungendo alla propria occupazione da falegname quella da friggitore. Una seconda leggenda porta invece dritti dritti a Roma, durante le celebrazioni delle Liberalia. Tali festeggiamenti venivano conditi da vino a fiumi e da profumatissime frittelle di frumento, cotte nello strutto bollente.
Qualunque sia l’origine di questo dolce, è certo che ancora oggi sia un prodotto irrinunciabile per i Salentini e non solo! Basta dare uno sguardo alle vetrine delle pasticcerie già dai primi di marzo per capire quanto questa tradizione sia radicata!